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Le azioni del Progetto

Azione C19
Interventi di riqualificazione dell'habitat per A. Pallipes nei sic lombardi

01 gennaio 2011 - 31 dicembre 2012

Verranno effettuati interventi di rinaturalizzazione e di ingegneria naturalistica mediante la manutenzione ed il miglioramento dell'habitat acquatico, delle sponde e della fascia di vegetazione riparia. Verranno privilegiati quei corsi d'acqua che svolgono la funzione di corridoi ecologici per evitare l'isolamento delle popolazioni di A. pallipes. Saranno realizzati in totale 6 interventi.

Stato di avanzamento

Avvio: 21 marzo 2011 - Azione in corso

4) Torrente Predina (SIC IT2060016 Valpredina) - intervento volto all’incremento lungo un breve tratto dell’idoneità ambientale per il gambero e consistente nel rimodellamento di alcune pozze naturali, per favorirne il permanere delle acque di scorrimento, con rimozione di detriti in alveo, consolidamento sponde, posizionamento di recinto elettrificato contro intrusione ed insoglio dei cinghiali.

5) Torrente Toscolano (SIC IT2070021 Valvestino) è stato realizzato uno scivolo ligneo per consentire il superamento delle briglie presenti da parte della popolazione di gamberi rinvenuta nel torrente Toscolano (a valle), in modo da ampliare l’areale di potenziale diffusione ripristinando la continuità con gli habitat del torrente Lanech affluente del primo, dove non è stata riscontrata la presenza di gamberi. Il passaggio dei gamberi viene monitorato grazie all'utilizzo di microchip.

6) Torrente Ravella (SIC IT2020002 Sasso Malascarpa) per ridurre la pressione antropica sull'habitat sono stati posizionati dissuasori d’accesso alle sponde (basse staccionate in legno, massi) lungo un tratto di sentiero turistico molto frequentato e pressoché aderente all’alveo. Le protezioni sono state collocate in quanto il torrente, in altri tratti, è stato oggetto di semina dei piccoli gamberi (Azione C12).

7) Torrente Boscaccia (SIC IT2010002 Monte Legnone e Chiusarella) è stata eseguita la rimozione di detriti dal torrente con ripristino del deflusso delle acque all’interno dell’alveo naturale. Prima dell'intervento le acque infatti scorrevano per circa 100 metri lungo la pista forestale a fianco dell’alveo. La divagazione del corso d’acqua comportava una discontinuità tra l’habitat, idoneo al gambero di fiume, presente a monte ed a valle di tale interruzione, in quanto nel periodo di attività di A. pallipes l’alveo del torrente in quel tratto risultava in asciutta e il tratto in divagazione non presentava caratteristiche idonee per la sopravvivenza della specie.

L'azione è stata completata per n.3 dei n.7 siti totali individuati.

Documenti